Geografia di Torino

Torino è il capoluogo della regione Piemonte nonché capoluogo di provincia ed è situata a 239 metri di altezza sul livello del mare, alla confluenza della Dora Riparia con il fiume Po. La sua superficie è di circa 130,2 Km² ed ha una popolazione (dati riferiti alla fine dell’anno 2000) di 900.990 abitanti (Torinesi).

La città è collocata al limite occidentale della Pianura Padana (latitudine 45° 04’ nord), tra le Alpi che le fanno da corona a ovest e le colline a est. Torino sorge in ottima posizione geografica, presso lo sbocco delle grandi strade provenienti dai trafori alpini e dai valichi, e fin dal passato fu un importante centro commerciale e strategico.

La città conserva la rete viaria ereditata dagli antichi Romani e che fu ampliata e rammodernata dalla dinastia dei Savoia, che a partire dal secolo XVI, diedero alla loro città una razionale e rigorosa sistemazione urbanistica, perfezionata e completata poi nei secoli successivi.

Notevole fu il rinnovamento urbanistico ed edilizio nei secoli XIX e XX, che vide la creazione di nuove importanti strade e viali alberati, la costruzione di nuovi edifici e di zone verdi, tra le quali spicca il bellissimo parco del Valentino.

Il Borgo Medievale nel parco del Valentino

Il Borgo Medievale nel parco del Valentino

La metropoli subalpina colpisce per l’ordine geometrico delle sue strade, spesso fiancheggiate da portici, per la simmetria delle sue piazze monumentali, per l’omogeneità architettonica dei suoi palazzi e per la regolarità dei suoi lunghi viali. All’aspetto signorile dei palazzi si contrappone quello ridente delle colline circostanti: Superga, il monte dei Cappuccini, il colle della Maddalena con il vasto parco della Rimembranza e il faro della Vittoria, il borgo di Cavoretto con il parco Europa, il parco pubblico di Villa Genero, ecc.

Nel centro della città è situata piazza Castello, attorno alla quale sono raggruppati i principali monumenti storici di Torino, e dove sbocca l’elegante e frequentatissima via Roma. Sulle vecchie case del centro storico domina la Mole antonelliana (la cui guglia terminale fu ricostruita dopo l’uragano che la stroncò nel 1953) eretta negli anni 1863-1878 dall’omonimo architetto e ingegnere Alessandro Antonelli.

I quartieri residenziali si sono sviluppati lungo il Po e sulle colline della riva destra del fiume, collegati da grandi ponti che uniscono le due rive: ponte Balbis, Isabella, Umberto I, Vittorio Emanuele I, Regina Margherita, ponte di Sassi. I quartieri industriali invece occupano la periferia, a nord, a ovest e soprattutto a sud del centro.

Torino, divenuta capoluogo di un importante distretto meccanico e tessile, è centro propulsore di un vasto agglomerato urbano, il secondo, dopo Milano, fra i maggiori centri industriali italiani.

Primaria industria torinese è quella meccanica e metallurgica, specialmente nel settore automobilistico, che vede nei grandi gruppi come Fiat e Lancia i rappresentati della massima industria automobilistica nazionale.

L’enorme complesso della Fiat, che annovera nel distretto torinese numerosi stabilimenti, produce automobili, aeroplani, automotrici, trattori, motori per navi ed aerei, materiale ferroviario, ecc.

Il Lingotto

Il Lingotto

Molte sono le industrie dell’indotto: carrozzeria (Pininfarina, Bertone), fabbriche di fanali, accessori, ricambi, pneumatici (Michelin, CEAT) e gomma, vernici e colori sintetici, vetrerie, ecc. Altre industrie metalmeccaniche producono macchine utensili, materiale ferroviario, strumenti di precisione, cuscinetti a sfere (RIV-SKF), ecc.

Un settore industriale altrettanto importante è quello tessile, e attive sono inoltre le industrie siderurgiche (produzione di ghisa e acciaio) e metallurgiche (alluminio), le industrie chimiche, conciarie, alimentari e dolciarie, calzaturiere, le distillerie e le industrie enologiche produttrici di liquori e aperitivi di fama mondiale, le industrie grafiche ed editoriali.

Le attività del terziario produttivo sono una componente sempre più strategica del sistema economico torinese con un gran numero di occupati nel commercio all’ingrosso, nei trasporti, nel credito e nelle assicurazioni, nei servizi alle imprese.

Negli anni ottanta-novanta, la crisi che ha colpito l’industria automobilistica Fiat, pilastro dell’economia della città, e che si è propagata a tutto l’indotto, nonché i vari processi di ristrutturazione in atto in diversi altri settori industriali (meccanici ed elettronici), hanno prodotto gravi ripercussioni sul livello di occupazione.

Torino è patria di Carlo Alberto, Vittorio Emanuele II, Cavour, dei fratelli La Marmora, di Umberto I, di Giuseppe Baretti, di Cesare Balbo, di Massimo d’Azeglio, di Vincenzo Gioberti, di Giuseppe Luigi Lagrange, di Amedeo Avogadro, di Giovanni Agnelli e di Giuseppe Saragat.

 
 

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