Museo Egizio

E’ considerato tra i maggiori musei egizi del mondo, con quelli del Cairo e di Londra: sua peculiarità è la compresenza di oggetti artistici e di materiali e utensili di uso quotidiano.
Già nel ‘700 i Savoia possedevano una raccolta di antichità egizie, cui si aggiunsero i reperti e le statue portati da Vitaliano Donati, inviato in Egitto da Carlo Emanuele III.

Ingresso della Galleria Sabauda e del Museo Egizio

Ingresso della Galleria Sabauda e del Museo Egizio

Nel 1824 Carlo Felice acquistò la collezione di Bernardino Drovetti, console generale di Francia in Egitto e, dotandolo della attuale sede, creò di fatto il primo museo egizio del mondo.
Importanti acquisizioni si ebbero durante la direzione di Ernesto Schiaparelli e di Giulio Farina, che condussero campagne di scavo rispettivamente dal 1903 al 1920 e dal 1930 al 1937.

La visita inizia al piano terreno dalle due sale dello statuario, dove sono esposte due sfingi con il volto di Amenhotep III, una statua di dea con diadema, le monumentali statue di Amenhotep II, Ramses II in basanite nera, Sethi II, della principessa Redi, il gruppo del re Tutankhamon III e del dio Amenca, la statua di Thutmose III e grandi sarcofagi in pietra.
Nella sala vicina è stato ricostruito il tempietto rupestre di Ellesija (circa 1450 a.C.), donato al museo per l’opera svolta dagli archeologi italiani in occasione del salvataggio dei monumenti della Nubia, minacciati dalla diga di Assuan.

Nella sala sotterranea dell’ala Shiaparelli sono visibili i reperti di scavo provenienti dalle località di Gebelein e Qau-el-Kebir.

Al primo piano, nella prima sala sono esposte stele funerarie e lapidi. Nella seconda sono documentate le usanze funebri: mummie, sarcofagi, canopi, statuette, amuleti e “Libri dei Morti”.
Nella terza sala vi sono manufatti dall’età paleolitica a quella copta; in questo corridoio si aprono tre salette.
Nella prima vi è una tomba di ignoti (2400 a.C.) ritrovata intatta a Gebelein, nella seconda vi è la cappella funeraria del pittore Meie (1300 a.C.); nella terza saletta è ricomposta la tomba dell’architetto Kha e della moglie Mirit (1400 a.C.), rinvenuta a Dair-el-Medina con la suppellettile intatta.
Nella quarta sala sono collocati la famosa mensa isiaca e alcuni strumenti per la tessitura.
Nella quinta sala sono esposti alcuni dei molti papiri posseduti dal museo, tra i quali il Canone regio, il papiro giudiziario, una carta topografica, il papiro satirico ed il cosiddetto “ostrakon” della danzatrice.
La sesta sala è dedicata alle arti ed ai mestieri, la settima alla religione, con mummie di animali sacri, l’ottava alla pittura, con tempere strappate dalla tomba di Iti a Gebelein.

 

Informazioni:
Indirizzo: Via Accademia delle Scienze 6 – Torino
Telefono: 011.561.77.76
Fax: 011.562.31.57
Sito internet: http://www.museoegizio.org
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